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La Gazzetta Liceale

Musica e adolescenza: Karavaggio si racconta

Senza ombra di dubbio la musica ci accompagna giornalmente nelle imprese quotidiane,

regalandoci emozioni e vedendoci crescere pian piano.

Adolescenti con le nuove scoperte, persone che per musica intendono ancora grandi classici

o gruppi rock degli anni settanta; c’è di tutto, per tutti.

Ma com’è vivere il brivido di una canzone, da artista? E farlo sapendo di essere un semplice

adolescente su un suolo ancora spaventato dai talenti emergenti?

Per noi oggi si racconta Angelo, o meglio conosciuto da quel di Frosinone, Karavaggio.

Quasi naturale viene alla mente un quesito su questo nome d’arte così particolare tanto

quanto ricco di collegamenti, ed è per questo che ci siamo fatti spiegare cosa Karavaggio

significhi per Angelo.

Proprio lui - tra le tantissime ragioni - dichiara che dopo aver letto il romanzo su Michelangelo

Merisi e sulla storica figura del pittore Caravaggio, appassionato dal personaggio di cui si

viene a narrare, tra follia e purezza verso la propria figura e arte, decide di chiamarsi

Karavaggio per raccontarsi nella verità più pura dei suoi sentimenti e testi.

Karavaggio esce per la prima volta dal suo nido ben due anni fa, con un freestyle che in poco

le persone iniziano ad ascoltare; da quel freestyle a susseguirsi poi la prima vittoria, il primo

disco intitolato “Diverso”, in collaborazione con molti giovani artisti locali.

Come spesso accade nell’età adolescenziale, sono proprio gli amici più cari i primi a credere

in noi; così come per Angelo, spinto a pubblicare musica dal suo amico Riccardo, quale

vedendo in lui un qualcosa di particolare, diventerà una chiave fondamentale della carriera

che successivamente nascerà. Partito da zero senza alcuna paura o ansia, Karavaggio si è

presto trovato ad affrontare i tanti ostacoli che le persone gli mettevano tra le ruote, senza mai

però smettere di credere nel suo piccolo, ma grande, sogno.

Come per ogni persona, anche ad Angelo batte il cuore per qualcuno, e prova a raccontare

questo meraviglioso amore adolescenziale in un brano che porta il titolo di “Parigi”. Per lui

questa canzone è un ringraziamento alla persona che lui stesso reputa “la più importante della

mia vita”. In molti credono che gli amori che si hanno della fase adolescenziale siano destinati

ad appassire in poco tempo, mentre Angelo cerca in tutte le maniere di far capire che non è

così; assieme alla sua Claudia, ci confessa, Angelo è riuscito a migliorarsi e curare tanti

aspetti che prima non considerava. Prendendo proprio le sue parole: “ Ho imparato cosa

significa amare con tutto me stesso e l’ho voluto scrivere in una canzone. “

Tra i lavori di Karavaggio, un brano estivo dal nome “ Alta marea”, che in una sola giornata

raggiunse più di 3000 interazioni, e il numero attuale ammonta a più di 9000. Di fronte a questi

numeri, la citazione “ se vuoi, puoi” sembra la dimostrazione di tutto, quale nell’artista vede

ancora vive emozioni e ricordi.Il lavoro dietro questa traccia fu enorme, ci volle molta

dedizione per il videoclip e per la musica in sé; eppure, ad ogni sforzo, arriva un risultato. E’

proprio Angelo che si augura un futuro altrettanto pieno di emozioni e musica, ciò in cui

realmente crede.

Parlando di lavori attuali, invece, il 15 ottobre 2021, Karavaggio si vede coinvolto in un lavoro

più grande di ciò che si sarebbe aspettato: una collaborazione con Kozyodo, un giovane

artista americano. Il lavoro, molto costruttivo per il nostro veterano del frusinate, ha formato

parte del personaggio che c’è dietro la sua persona. Calza proprio a pennello il tempo del

Coronavirus, che ha visto due giovani speranzosi, lavorare oltreoceano pur di portare alla fine

ciò che li rende ancora bambini con i loro sogni.


La fierezza e la soddisfazione dopo questi primi successi è inevitabile, specialmente in un

territorio quale vede ancora giudizi per chi prova a farsi spazio nel mondo. Tra radio, tv,

convegni in scuole medie, piccoli live, per un ragazzo di soli diciassette anni la strada sembra

bella che chiara. Siamo proprio noi che auguriamo ad Angelo, prima che a Karavggio, tanta

fortuna come quella avuta in questi soli due/tre anni.

Abbiamo provato nel nostro piccolo a consapevolizzare chi ancora ha paura di esporsi,

attraverso chi - dagli ostacoli - è riuscito a sentirsi Artista. Proprio per questo, ad ogni persona

con un talento che si nasconde dietro un qualsiasi schermo, abbiamo fatto lasciare un

messaggio da Angelo.

“Il messaggio è semplice : nella musica, nell’adolescenza, come nella vita in generale, non

lasciatevi MAI condizionare dai giudizi altrui, specialmente se si tratta di gente che non

conosce realmente la vostra persona. Ogni sogno e ogni progetto che avrete, portatelo

sempre a termine e date il massimo affinché il percorso che vi porterà al successo serva

d’aiuto a voi stessi in primis. “

Detto questo, buona fortuna a Karavaggio e a tutti gli artisti ciociari che troveranno spazio nel

mondo, rendendoci sempre un po’ più fieri.


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