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La Gazzetta Liceale

L'arte di fare musica narrata da un sassofonista

La musica è la forma più forte di magia” diceva Marilyn Manson, ed in questa considerazione si riscontra parecchia verità.

Ho deciso di raccontare la musica attraverso il Giornale da tempo, ma credo che oltre il punto di vista dei cantanti, vada messo alla luce anche quello dei musicisti.

Tant’è che ho interpellato il mio Maestro di sassofono.

Il suo nome è Vittorio e frequenta il Conservatorio “Licinio Refice”, suona da diverso tempo e ci parlerà dell’arte di fare musica, rispondendo ad alcune domande.


La prima è:

“Cosa ti ha donato la musica nel tempo?”

“La musica in questi anni mi ha donato tanto stress.

Mi spiego, quando si ascolta un musicista, spesso, non ci si chiede come abbia fatto a suonare quel pezzo.

Non si riesce a vedere l’impegno che si nasconde dietro, le ore di studio e le insicurezze da affrontare.

Ciò nonostante, trovo che la musica faccia percepire il mondo e la vita diversamente.”


“Credi che il mestiere di musicista sia sottovalutato qui in Italia?”

“Credo che sia sottovalutatissimo. Infatti non si trovano posti di lavoro, innumerevoli orchestre sono state chiuse, sebbene la musica sia nata proprio in Italia.

Quest’ultima viene considerata un “hobby” dalla maggior parte delle persone.

Ad esempio, una volta conseguito il diploma, quando mi venivano chiesti i progetti per il futuro,

io dicevo di voler frequentare il Conservatorio. Tuttavia, mi veniva riproposta la domanda relativa a quale Università volessi scegliere.

Dunque occorre dire che il Conservatorio è un’Università e la musica oltre ad essere una passione, è un lavoro.”


“Si dice che la musica sia il mezzo che Dio ha per parlare con l’uomo, tu che funzione le attribuisci?”

“Attraverso la musica esprimo dei concetti che non potrei dire meglio a parole.

Ogni qualvolta provo delle emozioni forti, suono.

Trovo che qualsiasi forma di arte aiuti ad esprimersi meglio. Ne è la prova la musicoterapia, di cui persino le persone disabili si servono.

[La musicoterapia è una disciplina basata sull'uso della musica come strumento educativo, riabilitativo o terapeutico. (N.d.R.)]

“La musica si è mai smentita con te?”

“No, mai.”


“Quanto e in che modo la pandemia ha influito sull’attività espressiva musicale generale, secondo te?”

“Moltissimo. Difatti alcuni miei colleghi professionisti hanno smesso di suonare per due anni, di conseguenza non hanno percepito retribuzione. Si può dire che la pandemia abbia messo il mondo della musica in ginocchio; poiché è un’attività da svolgere collettivamente e finora è stato quasi impossibile.”


“Mentre, per te, la pandemia è stata una spinta emotiva o piuttosto una fase di stallo?”

“In verità non ho mai smesso di studiare e suonare.

Tra l’altro fortunatamente il Conservatorio ha deciso di non interrompere le lezioni, però, suonare in didattica a distanza la considero la cosa più difficile che abbia fatto.

Eppure il lockdown ha incrementato la mia passione, visto che chiuso in casa trascorrevo il tempo studiando.”


Questo è quello che ci ha voluto raccontare il Maestro

Vittorio Bruni, che ringraziamo moltissimo.

La musica riguarda talmente tanti ambiti che sarebbe impossibile analizzarli tutti, ad ogni modo, noi del Giornale “Lo Studente!” ci proviamo lo stesso, ogni mese, in questa rubrica.


La Redattrice, Gaia Carboni.



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