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La Gazzetta Liceale

Esperienze; un ricordo o una realtà?

Esperienze; un ricordo o una realtà?

Qualsiasi sia la vostra attuale età, almeno una volta nella vita vi sarete sicuramente sentiti

dire la fatidica frase del “goditi quest’anno, che non torna più.”

Un quesito che mi sono ritrovata a pormi parecchie volte è il perché sottolineare l’importanza

che ogni anno passa per ogni persona, più giovane o anziana che sia, andando quasi ad

alludere ad un orologio che non avrà pietà per fermarsi. Anche perché diciamocelo

francamente, avete mai sentito qualcuno compiere la stessa età due anni di seguito?

Pertanto mi ritrovo qui ed oggi a ragionare su tutte quelle piccole cose che mi sono trovata a

fare per la prima volta, quelle che nel bene o nel male non dimentichi. E non parlo

solamente della prima relazione, del primo grande e unico amore, o del primo bacio, bensì

anche della più minima cosa.

Viviamo in un mondo che va veloce come un’auto in autostrada, e spesso neppure

ragioniamo su quanto sia importante ogni singolo gesto che quotidianamente svolgiamo.

Non ci rendiamo conto della bellezza che c’è dietro il scoprire qualcosa di nuovo, o quanto

dolore assumiamo da tutte quelle esperienze che segneranno la nostra persona nei giorni a

venire.

Vi porgo un sentito invito a fermarvi e pensare alla prima volta che avete visto un amico

dopo tanto, alla prima bugia detta ai genitori, alle prime uscite che avete fatto o ancor

meglio, alla prima volta che avete sentito l'


;ebbrezza della vita.

Che poi sentir parlare una ragazza giovane di prime volte risulta facile e superfluo, eppure

con certezza posso affermare che leggendo anche solo una delle azioni dette dinanzi, avete

potuto ricondurre le lettere ad un ricordo.

Siamo tutti succubi di una pandemia, che quasi mi spiace citare, e di tutte quelle esperienze

che essa ci ha negato, e regalato. Perché sì, qualcosa anche questo Covid-19 ci ha lasciato

per sempre; i ricordi delle prime quarantene, la paura di fare un tampone, il voler uscire

anche solamente per vedere altre persone. Io chiamo anche queste, prime volte.

“Esperienza”: nella lingua italiana viene descritta come una conoscenza acquisita mediante

il contatto con un determinato settore della realtà. È un sostantivo femminile, e in filosofia è il

complesso degli eventi e dei fenomeni che sono oggetto di percezione e riflessione.

Eppure mai nessuno si ferma a riflettere nel preciso istante di un’esperienza che accade.

Siamo concentrati su altro, pensiamo ai nostri piani quotidiani o a quelli che verranno,

svolgiamo azioni e ci accorgiamo della loro bellezza solo quando essi ci vengono tolti, o

citati da qualcuno.

Strano l’essere umano, così di corsa eppure così fragile.

Rettifico le mie parole, lasciando questo scritto con l’invito ancora aperto- verso chiunque

leggerá - a pensare alle proprie esperienze, ammettendo che io l’ho fatto solamente ora.


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