La Gazzetta Liceale
ELLE come la mia Libertà : Il Caso di Elodie
Campioni Riccardo e De Luca Chiara
La libertà di esprimersi attraverso il proprio corpo è un tema cruciale che continua a suscitare dibattiti accesi nella società contemporanea. Questa riflessione prende spunto dai commenti d'odio sotto i post dell'artista italo-francese Elodie, evidenziando il conflitto tra l'autodeterminazione personale e le critiche pubbliche. La discussione va ben oltre l'ambito
della celebrità, affondando le radici in una società che si interroga sul confine tra diritti individuali e giudizio collettivo. La cantante ha scelto di esprimere un messaggio importante in modo aperto e coraggioso. In un'epoca in cui la diversità dovrebbe essere celebrata, è preoccupante notare come alcuni individui perpetuino pregiudizi e intolleranza attraverso commenti insensibili e discriminatori.
Elodie nella sua carriera ha sempre combattuto per la ricerca della libertà, di qualunque genere si tratti. Fin dai tempi del liceo, ha cercato di far sentire la sua voce di fronte alle ingiustizie; ad oggi è diventata la portavoce di minoranze e, approfittando della sua fama come artista, ha deciso parlare al posto di qualcuno che non può farlo, modo tale di far
arrivare il messaggio a più persone possibili. Il suo lavoro è incentrato nel “comunicare” e nel trasmettere messaggi; lei è diventata un’icona per coloro che non possono far sentire la propria voce.
Per Elodie, la felicità è essere liberi esprimendo se stessi nonostante i momenti non sempre luminosi della vita: la cantante combatte ogni giorno per rivendicare la sua libertà. Per lei essere libero significa non essere giudicati per ogni azione che si commetta. La sua battaglia per la libertà di espressione del proprio corpo va avanti ormai da mesi, e ne parla con una grinta immane in modo da sottolineare quanto questo argomento le sia caro. Elodie afferma che il corpo umano, in particolare quello femminile, al giorno d’oggi non dovrebbe ne suscitare scandalo, ne essere mercificato; rivendica e invita tutte le donne a lottare per il proprio corpo, ricordando che ognuna è padrona di esprimersi e utilizzare come vuole il suo corpo, senza ricevere giudizi e commenti poco carini. Descrive il corpo come proprio manifesto e forma di attivismo e protesta, criticando coloro che ritengono inutile la sua battaglia, rispondendo che al giorno d’oggi sia necessario parlare di ciò. In particolare una foto ha suscitato una pioggia di critiche da parte del pubblico: parliamo di un frame del video del suo ultimo singolo “A Fari Spenti” dove è ritratta senza veli ricoperta da due ciocche dei capelli che le scendono lungo il corpo. Lei si chiede come una foto così semplice possa aver suscitato così tanto scalpore, arrivando alla conclusione che il suscitare fastidio senza aver compiuto alcuna azione negativa le dia soddisfazione. Questo perché è convinta di non aver fatto nulla di male mostrandosi in quello stato. Dopo la sua prima data del grande tour al Forum di Assago, nel Maggio 2023, ritenne opportuno aggiungere ai suoi show qualcosa di più “cattivello”, che rivendicasse le sue idee e le sue origini popolari. Si rinchiuse in studio per due mesi per creare qualcosa che avrebbe rappresentato Elodie in tutte le sue sfaccettature. Nasce così RED LIGHT, il primo club-tape in Italia. Uscito il 6 ottobre, RED LIGHT è composto da sette brani dance mixati a flusso unico, senza interruzioni e accompagnati dai visual di Morelli Brothers. Il concetto è: esprimere se stessi.
Come copertina di questo club-tape Elodie ha scelto proprio la foto che ha causato tanto scalpore, citata poco prima. Elodie si appella a Milo Manara per ridisegnare la copertina con il suo stile, tanto caro alla cantante. Questa copertina viene considerata come un regalo dal suo artista preferito: Elodie afferma che grazie a lui, e ai fumetti che Elodie rubava di nascosto al padre da bambina, ha scoperto il corpo femminile e la sua importanza. Le rimane impresso come Manara alzi l’erotismo ad una forma di arte unica. Inoltre decise di ritrarre la mano non più che copriva le parti intime, ma stretta in un pugno al fianco come simbolo di determinazione, forza, orgoglio e rabbia. In particolare colpisce una canzone: ELLE. In questa canzone Elodie si rivolge a due particolari interlocutori: il primo è un uomo che la critica per ogni cosa lei faccia, l’altro è un politico che nega dei diritti escludendo le
minoranze. Per comprendere appieno la situazione possiamo riflettere sulle sue parole:
“Vieni qua, ti apro la porta di casa mia
Della famiglia più bella e meno legittima che ci sia
Mi vorrebbero vestire, mi vorrebbero coprire
Ma sono qui per provocare
Per dare un po' di magia
A certa gente con le idee confuse
Non farò le scuse
Siete più belli con le bocche chiuse
Ho più di cinquanta sfumature
E alle vostre censure
Darò una elle, come ai loser
Elle, come la mia libertà
Elle, come le luci di un club
Elle, come quella di luccicare sempre e comunque
Elle, elle
Ma solo in caps lock
Elle, l'unica lingua che so
Elle, come lei, come lui, come love
Elle, elle, elle (elle, elle)
Sento l'odio che avanza di chi commenta il mio abito
Di chi ci mette la faccia, ma è una foto di Shutterstock
Non voglio l'amore di queste iene
L'amore di chi non vede, l'amore di chi non vuole
Queste piazze piene”
-Elodie,ELLE.
In conclusione ci sarebbero ancora molti argomenti da trattare legati alla nostra paladina
della giustizia Elodie, ma quelli trattati in questo articolo hanno particolarmente colpito chi la
segue mostrandola al pubblico con occhi diversi, con gli occhi di chi in lei trova una
speranza.