La Gazzetta Liceale
Matteo Messina Denaro:
arresto clamoroso o consegna allo Stato?
Mingarelli Giuseppe IIF & Rocchi Corrado IIF
Matteo Messina Denaro, ultimo stragista, mandante delle stragi di Capaci, Via d’Amelio e Via Fauro.
È stato catturato lunedì mattina verso le 9:00, nella clinica Maddalena di Palermo, l’operazione è stata guidata dagli operatori del ROS e del GIS.
Dopo più di trent’anni di latitanza essa è terminata tra gli applausi dei palermitani presenti; durante questi anni si sono seguite più piste, come la fuga in Sud America, ma in realtà non si è mai spostato dalla sua Sicilia. Infatti durante questi trent’anni ha avuto diversi aiutanti: “è stato aiutato da una fetta di borghesia”, e dalla famiglia, la quale è stata sottoposta a intercettazioni telefoniche attraverso le quali si citava la malattia del boss mafioso. Per questo, le forze dell’ordine hanno iniziato a controllare i registri del Ministero della Salute tra i malati oncologici e riguardo le sedute di chemioterapia, e con questo sono risaliti ad un nome “Bonafede Andrea”, un’identità falsa (il prestanome è attualmente sotto inchiesta).
Quando è spuntato questo nome tra le terapie della clinica Maddalena è scattato il Blitz.
“Sono Matteo Messina Denaro” ha dichiarato il boss, senza opporre alcuna resistenza.
Una fetta del pubblico crede che sia stato consegnato allo Stato perché non più utile alla mafia, altri credono che sia stato egli stesso a trattare con lo Stato e consegnarsi.
Però per ora non possiamo affermare o negare alcuna ipotesi.
Da lunedì in tre giorni sono stati trovati tre covi nel comune di Campobello di Mazara, tutti poco distanti l’uno dall’altro. Il primo ed il terzo sono appartamenti, mentre il secondo è un ripostiglio nascosto in una casa, una sorta di bunker.
Al momento sono tutti in corso di perquisizione.
Sul web si sono diffusi i video degli applausi ai carabinieri, chi commosso e chi gioioso, le foto della cattura del boss e sono diventate storiche.
Il Ministero dell’Interno dichiara: “Nessuna trattativa, vittoria storica voluta da tutti”.
Quello che è successo lunedì 16 gennaio 2023 è ora storia.
Questo articolo è dedicato a tutte le vittime delle stragi mafiose.